Viaggio nelle Calabrie – 30/31 Maggio 1/2/3/4 Giugno 2023

Partenze: SB ore 5,00 Mosciano ore 5,30 TE ore 5,50 Perché Calabrie e non Calabria? Proviamo a spiegare: i calabri erano un popolo, proveniente dai Balcani, che aveva colonizzato l’attuale Salento. Apulia- Calabria era la regione – oggi Puglia – così chiamata fino alla conquista da parte dei Longobardi. Lucani e Bruzi erano i popoli autoctoni che conflissero per secoli – anche contro le potenti colonie Magno Greche – e si contesero i territori a sud della Campania che, quando fu sottomesso dai romani, fu chiamato Lucania-Brutii. Sotto il dominio Bizantino, il nome Calabria fu esportato dalla Puglia salentina e, da allora, esso contraddistingue la regione meta del nostro viaggio. I suoi abitanti, oggi, si chiamano “calabresi” e non “calabri” …….. così si chiude il cerchio. Ed allora, perché “Calabrie”? Calabrie perché nella stretta e lunga punta dello stivale si evidenzia una estrema variabilità di situazioni ambientali, climatiche, sociologiche e storiche che rendono questa regione frammentata, mutevole e sorprendente per chi la conosce solo per la fama, pur meritata, delle sue coste. Le “Calabrie” vanno quindi visitate da nord a sud, da mare a mare, cercando uno alla volta quei luoghi di selvaggia bellezza o di particolare interesse che, nel complesso, possono dare un aiuto per capire una regione estremamente complessa. Programma di massima giornaliero 30 Maggio – Trasferimento a Laino Borgo (escursione a Laino Castello). Trasferimento a Rotonda. Cena e pernottamento. 31 Maggio – Escursione nel parco del Pollino da Colle Impiso. Trasferimento a Vibo Valentia. Cena e pernottamento. 1 Giugno – Tropea: minicrociera sulla Costa degli Dei. Visita turistica della città. Ritorno a Vibo. Cena pernottamento. 2 Giugno – Trasferimento a Palmi (escursione sul Tracciolino dei Briganti della Costa Viola). Trasferimento a Reggio Calabria (visita del Museo Nazionale con i Bronzi di Riace – passeggiata sul lungomare Falconatà). Cena e pernottamento a Reggio. 3 Giugno – Trasferimento da Reggio alla Costa dei Gelsomini (Mar Ionio). Visita di Gerace (Cattedrale e centro storico). Trasferimento a Lamezia Terme con sosta presso le Terme libere “Caronte”. Cena e pernottamento a Lamezia. 4 Giugno – Trasferimento sulla Costa dei Cedri (Mar Tirreno) a San Nicola Arcella (escursione alla grotta marina dell’Arco Magno). Partenza per il rientro. Costo: 695...

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Pantani di confine – Traversata paesaggistica da Forca Canapine ad Accumoli – 21 maggio 2023

Partenze: TE ore 7,00 Mosciano ore 7,20 SB ore 7,50 Le linee di confine di Marche, Umbria, Lazio convergono su un cocuzzoletto arrotondato (1660m) – senza nome sulle mappe – a sud del valico di Forca Canapine in un luogo magico fatto di pascoli verdeggianti e laghetti di origine glaciale incorniciati in un paesaggio incontaminato dove pascolano, allo stato brado, mandrie di cavalli e bovini di razza marchigiana. Dall’alto del piccolo dosso la vista spazia con vedute sconfinate sulle più belle catene dell’Appennino Centrale; a nord il Vettore e la cresta dei Sibillini, a est l’inconfondibile cono di Pizzo di Sevo (Monti della Laga) che domina la piana di Amatrice, a sud i monti minori Utero e Pozzoni, a sud ovest si elevano sulle Gole del Velino gli aspri contrafforti del Terminillo, a nord ovest la Piana di Santa Scolastica, alle porte di Norcia, delimitata dai Monti Umbri. L’intero percorso, estremamente panoramico, consentirà di osservare, oltre ai Pantani, l’inghiottitoio delle acque in esubero; successivamente, dopo una discesa tra i boschi, si giungerà nell’area turistica dell’Agriturismo Alta Montagna di Accumoli dove sarà possibile in autogestione volontaria consumare un pasto o una bevanda. Percorso: Forca Canapine (1541m) – Forca dei Pantani (1611m) – Pantani (1588m) – Inghiottitoio ((1563m) – Forca dei Copelli (1625m) – Agriturismo di Accumoli (1035m) Difficoltà: facile Dislivello in salita: 130m Disl. in disc.: 600m Sviluppo: 12 km Tempo: 6 ore Costo: 23...

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Traversata bassa sui prati del “Montagnone” – Parco Naz. del Gran sasso e dei Monti della Laga – 23 aprile 2023

Partenze: SB ore 7,00 Mosciano ore 7,30 TE ore 7,50 Dai 2676 m del Corno Piccolo – 2^ vetta del Gran Sasso dopo il Corno Grande – prende origine, in direzione dell’Adriatico, una lunga dorsale secondaria che si abbassa gradualmente alla “Madonnina”, a Cima Alta ed al valico della Forchetta (1560m). Dal valico, sulle mappe dell’IGM, la dorsale prosegue verso est indicata sulle mappe IGM con il nome di “Montagnone”, che è tale di nome, ma non di fatto. Ed allora, venendo al dunque, perché “Montagnone”? Evidentemente, così come diceva un noto fisico del “900, “tutto è relativo”! Per gli abitanti di Cerqueto (755m) , di Cusciano (640m) di Aquilano (640m) o Azzinano (583m) – piccoli centri sorti alla base di questo “Infinito” colle, la montagna appariva ed appare grande, tanto grande da meritare un accrescitivo, “Montagnone”, appunto. Sgombrando, tuttavia, il campo dall’evidente pretesto toponomastico utile per presentare l’escursione, non si spaventino coloro che, da cotanto nome, si aspetterebbero dislivelli “himalaiani”. L’escursione è medio/facile con salite abbordabili da tutti e con vasti panorami dagli alti pascoli di Cerqueto e di Cusciano (ottimo il pecorino prodotto in zona) che ripagheranno abbondantemente la relativa fatica dei partecipanti che ci faranno compagnia. Percorso: Cerqueto (755m) – F.so Rio Maggiore(751m ) – Cusciano (641m) – Ruderi delle Casette (865m) – F.so Venaquila (830m) – Aquilano (640m) – Azzinano (583m) Difficoltà: medio bassa Dislivello in salita: 250m Dislivello in discesa:400m Sviluppo: 10km Tempo di percorrenza: 5/6 ore Costo: 23...

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A spasso tra le fosse. Escursione geologica-paesaggistica- culturale nella Valle dell’Aterno – 26 marzo 2023

Partenze: SB ore 7,00 Mosciano: ore 7,30 Teramo: ore 7,50 Il fiume Aterno, dopo aver lambito L’Aquila, scorre per un lungo tratto ai piedi di una formazione montuosa costituita dai rilievi di Monte Ocre- Altipiani delle Rocche; questi, a settentrione, formano un’ultima propaggine che, come una sorta di promontorio, “affonda” gradualmente fino alla piana alluvionale del Fiume Aterno. I crateri carsici delle “Fosse”, tra le quali si svolgerà la nostra escursione – collocate nel territorio di Ocre – fanno parte di un vasto sistema carsico di natura calcarea. La Fossa Raganesca, la principale, leggermente ellittica, ha un diametro di circa 500m ed è profonda oltre 100m. Tutt’intorno sono sorti, nel corso dei secoli, insediamenti umani di notevole interesse storico ed artistico. L’abitato di Fossa, ovviamente ubicato sul fondo di una dolina, conserva tra i suoi monumenti di maggior interesse la duecentesca Chiesa di Santa Maria ad Cryptas, con pareti coperte da affreschi; in alto, a 900 metri di quota, sull’orlo del baratro che sovrasta il piccolo centro medievale, sorge imponente e severo il Castello d’Ocre distrutto dagli aquilani nel 1280 e teatro delle gesta del capitano di ventura Braccio da Montone detto Fortebraccio; dallo stesso dirupo roccioso fu fatto precipitare, nel 210d.c., San Massimo, patrono dell’Aquila. Programma della giornata: trasferimento a San Panfilo d’Ocre per l’inizio dell’escursione. Percorso escursionistico: San Panfilo d’Ocre (850m) – Castello d’Ocre (925m) – Convento di sant’Angelo d’Ocre (820m) – Bordo della Fossa Raganesca ( 850 m) – Fossa di Monticchio (750m ) – S.P. 37 (Monticchio) Dislivello in salita: (120m) – Dislivello in discesa: (350m) Sviluppo: 6,5 Km Tempo di percorrenza: 3,5h Trasferimento fino all’abitato di Fossa per la visita della Chiesa di Santa Maria ad Cryptas (affreschi del XIII sec.)....

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Un’anteprima sull’ex ferrovia Spoleto-Norcia. Escursione sulla tratta Borgo Cerreto- Serravalle – 12 Marzo 2023

Partenze: TE ore 6,30; Mosciano ore 6,50; SB ore 7,20 Fra le ferrovie di montagna italiane, alcune delle quali purtroppo smantellate, la ferrovia Spoleto-Norcia ha sempre rappresentato per unanime giudizio, non solo italiano, il massimo sforzo di tecnica dei tracciati, una specie di piccolo Gottardo umbro. Forse perché tra le ultime ferrovie ad essere progettate, essa è anche la più ardita e difficile, tanto che a nessuno oggi potrebbe venire in testa di compiere ex novo uno sforzo simile. Ma tale esempio di tecnica ferroviaria resta, appunto, come monumento a testimoniare di un momento particolarmente felice nel modo di costruire le “opere d’arte” ferroviarie; quindi, va conservata come nostro patrimonio artistico, paesaggistico e tecnologico proprio perché le zone interne dell’Appennino Centrale sono caratterizzate da questo continuo rapporto fra natura e opera dell’uomo. L’escursione proposta si svolgerà in anteprima su un nuovo tracciato – in fase di definitiva ristrutturazione – di circa nove chilometri su un tratto di interesse monumentale ed ambientale che attraversa la spettacolare Stretta di Biselli con Casello, Galleria, Sorgenti interne, e Ponte Medievale sul Fiume Corno. Descrizione del percorso: Partenza da Biselli di Norcia c/o l’Hotel dei Cacciatori. Casello di Biselli – Galleria di Biselli (252m) – Cave – Sorgenti interne – ponte Medievale Fine escursione a Borgo Cerreto presso la Trattoria del Cacciatore Difficoltà: Facile Dislivelli: inesistenti Sviluppo: 9/10 chilometri Tempo di percorrenza: 4/5 ore N.B. La sosta per il pasto di metà giornata sarà attuata a Borgo Cerreto presso un Bar Ristorante, dove si potrà consumare, a prezzo concordato un pranzo costituito da un antipasto (prosciutto, formaggio, crostini), strangozzi alla spoletina, acqua e vino. Chi vuole potrà consumare il proprio pranzo a sacco o acquistare presso il un banchetto panini con la porchetta. Costo autobus 23 € Costo pranzo 15...

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Viaggio di due giorni in Romagna, tra storia, natura ed arte – 25/26 Febbraio 2023

Il viaggio si svolge nella regione geografico storica della Romagna che oggi è compresa quasi esclusivamente nella Provincia di Rimini, ma che include anche territori nelle Province di Forlì-Cesena, di Ravenna e di Pesaro-Urbino, nonché lo Stato di San Marino. Il nostro breve viaggio avrà come mete luoghi storici e di grande valenza artistica a Rimini a Faenza ed in altri – Brisighella – dove è la natura geologica la principale attrattiva. In questo pittoresco borgo medievale, che sorge su un substrato geologico detto la “Vena del Gesso”, nel corso della prima giornata, faremo quattro passi sui pinnacoli del centro storico. A Faenza, luogo d’arte per eccellenza, si visiterà lo splendido Museo Internazionale delle Ceramiche. Sempre durante la prima giornata, a Savignano sul Rubicone, ripercorreremo le vicende storiche di Giulio Cesare che cambiò il corso della storia, sfidando il Senato Romano quando pronunciò la celebre frase: “alea iacta est”. A Rimini, visitando i monumenti storici della città, conosceremo lo splendore e la potenza dei suoi Signori, i Malatesta, in epoca Rinascimentale; per finire, a San Marino, nella più antica repubblica del mondo, guarderemo retrospettivamente i dolci paesaggi romagnoli, che qui si fanno aspri, dai tre pinnacoli del Monte Titano con le sue inconfondibili torri medievali. Partenze: Teramo (parcheggio di Cartecchio – area cimiteriale) : ore 6,15 – Mosciano S.A. (area di servizio del bar 101) : ore 6,30 – San Benedetto del Tronto (Via De Gasperi) : ore 7,00 Primo giorno: trasferimento e visita del centro storico di Brisighella, breve e facile escursione per la Via degli Asini, la Torre dell’Orologio, la Rocca, il Santuario del Monticino e il Parco Geologico della “Vena del Gesso Romagnola”. – Trasferimento a Carpi con visita del centro storico e del Museo Internazionale della Ceramica. Pranzo al sacco a cura dei partecipanti. – — Trasferimento a Savignano sul Rubicone: breve passeggiata sul ponte di epoca romana nel luogo attraversato da Giulio Cesare che con questo gesto scatenò la guerra civile contro i seguaci del suo avversario politico Gneo Pompeo. – Trasferimento in hotel per la cena ed il pernottamento. Secondo giorno: Visita del centro storico di Rimini. Ponte di Tiberio, Arco di Augusto, Tempio e Rocca Malatestiani (Signori di Rimini per due secoli). Pranzo al sacco fornito dagli organizzatori. – – Trasferimento e visita della città di San Marino. Escursione di circa due ore su un facile itinerario che comprende l’ascesa sui tre pinnacoli calcarei sovrastati dalle caratteristiche Rocche. Visita e shopping nel centro cittadino. Partenza per il rientro Pernottamento presso L’Hotel Ambienthotels Panoramic di Viserba di Rimini (www.panoramic.it) recentemente ristrutturato dalle camere modernamente arredate. Prevista cena a buffet con menù romagnolo: Angolo piadine farcite al momento con squaquerone e salumi del territorio,...

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ARTE, STORIA E NATURA AD ATRI, LA CITTÀ DUCALE – Visita turistica della città con il tradizionale pranzo di fine programma – 13 Novembre 2022

Partenze Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.00 – San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.45 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 8.15 Atri, l’antica Hatria dell’epoca romana ha alle spalle una storia bimillenaria; in mare, ormai sommerse, le antiche strutture di un porto testimoniano che l’ha vista anche come titolare di un porto su quel mare, l’Adriatico, al quale, sembra, avrebbe dato il nome. Il porto, con l’arretramento della costa, è ormai sommerso dalle acque. Allo stesso modo sono rimaste “sommerse” nel sottosuolo della città molte testimonianze storiche: dalle antiche cisterne per la raccolta delle acque a tanti altri reperti nascosti da nuovi edifici che hanno “coperto” quelli più antichi. Con competenza e lungimiranza molti di questi luoghi tardo antichi sono stati “riscoperti” insieme a quelli medievali e rinascimentali per promuovere un tour cittadino particolarmente interessante: dal Palazzo Ducale degli Acquaviva, alla splendida Cattedrale ed a tante altre preziose testimonianze di tutte le epoche storiche. Fuori le mura della città, a breve distanza si innalza il Colle della Giustizia, fulcro della Riserva Naturale dei Calanchi di Atri del WWF. Nella Riserva il paesaggio diventa dantesco (Bolge di Atri) con fantasmagoriche incisioni nelle argille sottoposte ad un incessante erosione che “fetta dopo fetta” trasporta a valle ampie porzioni del colle; qui la natura ha creato uno scenario unico tra i più imponenti e suggestivi anche rispetto ai tanti consimili presenti sulla Catena Appenninica. Un’ultima notizia non indifferente per chi vorrà partecipare: ad Atri si mangia bene… costo 45...

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VIAGGIO IN PUGLIA: GARGANO, LO SPERONE D’ITALIA – Parco Nazionale del Gargano – 29/30 Ottobre 2022

Partenze Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 5.15 – San Benedetto (Via De Gasperi) ore 6.00 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 6.30 – Pescara Ovest (IKEA) ore 7.00 Ritorniamo dopo alcuni anni nel Parco Nazionale del Gargano. Percorreremo quasi integralmente la costa dello “Sperone d’Italia” da Manfredonia a Rodi Garganico passando per Peschici. Vi saranno brevi e facili escursioni per appassionati di Arte e Natura. Visiteremo siti archeologici e castelli medievali. E poi la voce del mare e del vento ad accompagnarci lungo la spiaggia e le coste del comune di Mattinata di un fascino particolare. Pochi sanno che a Rodi Garganico ci sono agrumeti che coronano il paesaggio dalla costa alle zone più interne. Programma di massima Primo giorno Mattino: trasferimento a Manfredonia per la visita dell’Abbazia di San Leonardo di Siponto, della Basilica di Santa Maria Maggiore di Siponto e del Castello Angioino-Aragonese. Pomeriggio: visita di Monte Sant’Angelo e dell’Abbazia di Pulsano. Trasferimento in Hotel a Monte Sant’Angelo per cena e pernottamento. Secondo giorno Necropoli di Monte Saraceno (Facile, 40 minuti a piedi tra andata e ritorno). Trasferimento nei pressi della Baia delle Zagare. Sentiero natura Mergoli – Spiaggia di Valle Vignanotica (Facile – 4 km tra andata e ritorno; tempo: 2,5h ; dislivello: 170 m in salita e 170 m in discesa). Trasferimento in pullman fino alla Necropoli “la Salata” – Strada Vieste – Peschici. Trasferimento a Peschici e visita del centro storico e del Castello (Biglietto per l’ingresso). Costo da...

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SUI SIBILLINI TRA STORIA E LEGGENDA – Traversata da monte della Prata a Castelluccio lungo la “Strada Imperiale” Parco Nazionale dei Monti Sibillini – 9 Ottobre 2022

Partenze Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 6.30 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 6.50 – San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.20 I Monti Sibillini sono una meta obbligata per il nostro programma annuale. Qui gli Appennini cominciano ad acquisire una maggiore consistenza altimetrica che prelude alle massime elevazioni abruzzesi. Qui, molto più che in altri luoghi, sono evocate fantastiche leggende: quella del Guerrin Meschino e della magica dimora della Sibilla, quella del procuratore romano Pilato che, una volta morto, sarebbe stato portato fin qui da un carro trascinato da buoi senza guida. Qui, una storia di lotte secolari tra popolazioni limitrofe (abitanti di Visso e di Norcia), racconta di contese per il possesso di territori d’alta quota dagli incerti confini. Sono qui i grandi altipiani frequentati per secoli dai pastori transumanti che utilizzavano la “Strada Imperiale” per spostarsi da un versante all’altro della grande catena. È qui che il paesaggio appenninico si fa severo sulle ardite pareti calcaree del Vettore o del Redentore e che, sull’opposto versante, diventa pianeggiante e colorato nelle sterminate praterie dei bacini carsici dei Piani di Castelluccio o del Pian Perduto. Percorso unico Parcheggio del Rifugio “la Baita” di Monte della Prata (1650m) – Sella di Monte Porche (2080m) – Passo di Sasso Borghese (2057m) – Colle Albieri (1790m) – Capanna Ghezzi (1570m) – Piano Grande di Castelluccio (1330m) Difficoltà: Media Dislivello in salita: 350 m Dislivello in discesa: 770 m Sviluppo:12,5 km Tempo di percorrenza: 5/6 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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CAMOSCI IN LIBERTÀ SULLE GIOGAIE DI MONTE COPPE – Traversata da Campo Imperatore a Rigopiano Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga – 25 Settembre 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.00 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.30 – Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.50 Nel Settembre 2016 avevamo in programma un’escursione nella stessa zona ma dovemmo rinunciare a causa del maltempo che imperversava nella zona da più giorni. Facendo i dovuti scongiuri, dal classico “grattatio” ad altri riti scaccia ”sfiga”, ci riproveremo quest’anno sperando di poter assistere da vicino o da lontano alle eleganti evoluzioni dei camosci presenti in gran numero in tutto questo settore del Gran Sasso. Quando, nel “92, i camosci furono reimmessi sul Gran Sasso, si sperava che l’operazione potesse avere un buon esito; oggi, a distanza di trent’anni, non possiamo far altro che compiacerci per la lungimiranza degli amministratori del Parco visto che il progetto è riuscito al di là di ogni rosea previsione ed è diventato normale poter osservare questi splendidi erbivori su tutta la catena. Il Monte Coppe, per la sua posizione adiacente alle pareti impervie del Monte Tremoggia e del Monte Camicia, ne ospita gruppi numerosi. Stavolta contiamo di vederli. Tuttavia, anche se ciò non dovesse essere possibile, dal comodo terrazzo prativo adiacente alla vetta vedremo uno degli scenari più spettacolari dell’Appennino: dalle strapiombanti pareti rocciose del Tremoggia, all’anfiteatro del Nevaio Gravone fino alla caratteristica guglia appuntita del Dente del Lupo. Percorso unico Fonte Vetica (1630m) – Sella di Fonte Fredda (1994m) – Monte Coppe (1987m) – Rifugio di Fonte Torricella (1740m) – Fonte della Creta (1254m) Difficoltà: Media Dislivello in salita: 400 m Dislivello in discesa: 790 m Sviluppo: 7 km Tempo di percorrenza: 4/5 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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