CAMOSCI IN LIBERTÀ SULLE GIOGAIE DI MONTE COPPE – Traversata da Campo Imperatore a Rigopiano Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga – 25 Settembre 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.00 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.30 – Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.50 Nel Settembre 2016 avevamo in programma un’escursione nella stessa zona ma dovemmo rinunciare a causa del maltempo che imperversava nella zona da più giorni. Facendo i dovuti scongiuri, dal classico “grattatio” ad altri riti scaccia ”sfiga”, ci riproveremo quest’anno sperando di poter assistere da vicino o da lontano alle eleganti evoluzioni dei camosci presenti in gran numero in tutto questo settore del Gran Sasso. Quando, nel “92, i camosci furono reimmessi sul Gran Sasso, si sperava che l’operazione potesse avere un buon esito; oggi, a distanza di trent’anni, non possiamo far altro che compiacerci per la lungimiranza degli amministratori del Parco visto che il progetto è riuscito al di là di ogni rosea previsione ed è diventato normale poter osservare questi splendidi erbivori su tutta la catena. Il Monte Coppe, per la sua posizione adiacente alle pareti impervie del Monte Tremoggia e del Monte Camicia, ne ospita gruppi numerosi. Stavolta contiamo di vederli. Tuttavia, anche se ciò non dovesse essere possibile, dal comodo terrazzo prativo adiacente alla vetta vedremo uno degli scenari più spettacolari dell’Appennino: dalle strapiombanti pareti rocciose del Tremoggia, all’anfiteatro del Nevaio Gravone fino alla caratteristica guglia appuntita del Dente del Lupo. Percorso unico Fonte Vetica (1630m) – Sella di Fonte Fredda (1994m) – Monte Coppe (1987m) – Rifugio di Fonte Torricella (1740m) – Fonte della Creta (1254m) Difficoltà: Media Dislivello in salita: 400 m Dislivello in discesa: 790 m Sviluppo: 7 km Tempo di percorrenza: 4/5 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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MONTE NAVEGNA: UN’ESCURSIONE FUORI CONFINE – Escursione panoramica sui Monti Carseolani tra i Laghi del Salto e del Turano – 11 Settembre 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.00 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.30 – Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.50 La tormentata evoluzione geologica dell’Appennino Abruzzese ha fatto innalzare sul confine con il Lazio una serie di catene montuose minori con andamento parallelo da nord-ovest a sud-est separate tra loro da valli intermontane. Il fiume Salto ed il fiume Turano occupano due di queste valli e, pertanto, scorrono paralleli in direzione nordovest verso la piana reatina dove confluiscono con le già copiose acque del Velino e, a valle delle cascate delle Marmore, nel fiume Nera. Ai piedi del Monte Navegna (1508m), montagna del gruppo dei Monti Carseolani, nel punto più profondo di queste valli, due sbarramenti hanno dato origine al lago del Turano, nella subregione della Sabina orientale ed al Lago del Salto appartenente al territorio del Cicolano. Ambedue i bacini lacustri, compresi in una Riserva Naturale, hanno una forma stretta ed allungata; sulle loro sponde coperte di boschi sono scampati all’allagamento pittoreschi paesini di origine medievale. Con partenza dalle vicinanze del borgo di Vallecupola, l’ascensione al Monte Navegna risulta abbastanza agevole e permette di ammirare un ampio panorama, non solo sui due laghi, ma anche sui gruppi montuosi più imponenti dell’Appennino Centrale: dal Terminillo ai Sibillini, dal Gran Sasso al Velino. Percorso unico Contrada “la Forca” (1098m) – F.te Raina (1102m) – Serroni (1323m) – Cima di Monte Navegna (1508m) Difficoltà: Media/facile Dislivello in salita e in discesa: 410 m Sviluppo: 6 km Tempo di percorrenza: 3,5 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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UNA TRAVERSATA IN QUOTA SUL MONTE ROTELLA – Parco Nazionale della Maiella – 3 luglio 2022

Partenze Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 6.30 – San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.15 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.45 – Pescara Ovest (IKEA) ore 8.15 Non credo di poter esprimere con le giuste parole le atmosfere che si respirano all’alba quando si attraversa il grande Piano delle Cinquemiglia. Personalmente ho vissuto queste sensazioni più volte quando, più di qualche anno fa, percorrevo quei lunghi rettilinei con le prime luci dell’aurora, che sostituivano quelle plumbee della notte, in direzione di Castel di Sangro; quello era il tempo in cui la mia passione per la natura (e per le trote) mi induceva a incredibili levatacce ed ad un viaggio di oltre due ore pur di arrivare sul magnifico Sangro nell’ora ritenuta (ahimè!) migliore. Molto spesso, in inverno, come in estate una leggera nebbiolina invadeva le parti più depresse della piana; ai lati della strada un doppio filare di pini rendeva ancora più suggestivo il paesaggio delimitando la carreggiata su ambedue i lati per tutti gli otto chilometri del grande Altopiano. Oggi, i pini, per motivi che non sono riuscito a spiegarmi, dopo essere divenuti secchi sono stati abbattuti ed il paesaggio ne è risultato come mutilato. Gli alberi oggetto dei miei ricordi nostalgici non ci sono più, ma non è scomparsa e non poteva scomparire la mole possente del Monte Rotella: è il monte mio omonimo da tempo oggetto di valutazione come possibile meta per una nostra escursione; sarà una traversata “aerea” sul lungo crinale che domina dall’alto dei suoi “duemila” oltre che l’Altopiano delle Cinque Miglia, i faggi secolari del Bosco di Sant’Antonio e gli altri piani adiacenti a Pescocostanzo detti “Quarti”: il Quarto Grande, il Quarto del Molino, il Quarto del Barone ed il Quarto Santa Chiara solcato dal Rio La Vera, che scompare in un inghiottitoio, e dalla linea ferroviaria “Transiberiana d’Abruzzo”. Primo percorso Pescocostanzo (base seggiovia) (1440m) – Rif. La Tana del Lupo (arrivo seggiovia) (1750m) – Crinale della Cima della Fossa (1850m) – Rifugio la Tana del Lupo (1750m) – Monte Calvario – Rivisondoli (1340m) Difficoltà: Media/facile Dislivello in salita: 400 m Dislivello in discesa: 500 m Sviluppo: 7 km Tempo di percorrenza: 4 ore Secondo percorso Pescocostanzo (base seggiovia): 1440m – Cima della Fossa (1990m) – Monte Rotella (2127m) – Vallone di Rotella (1650m) – Sorg. Della Fonte (1300m) – Piano delle Cinque Miglia (1280m) Difficoltà: Impegnativa Dislivello in salita: 700 m Dislivello in discesa: 850 m Sviluppo: 12 km Tempo di percorrenza: 6 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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UNA TRAVERSATA, UNA MONTAGNA… QUASI DUE – Traversata da Campotosto a Cesacastina per la Sella di Costa Sola e le Cento Fonti Parco Naz. del Gran Sasso e dei Monti della Laga – 19 giugno 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.00 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.30 – Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.50 “Sella Laga”, “Sella di Costa Sola”, “Sella della sorgente Pane e Cacio”. Solo da qualche anno ha prevalso il toponimo “Sella Laga”, specie da quando è apparso sulla mappa del CAI dei Monti della Laga. Precedentemente, sulle tavolette pubblicate dall’Istituto Geografico Militare (IGM), non veniva indicato alcun nome. In ogni caso è un valico importante che mette in comunicazione il versante ovest (aquilano) ed il versante est (teramano) nell’unico luogo dove i Monti della Laga, in circa 30 km, seppur di poco, scendono sotto i duemila (1976m). A brevissima distanza dal valico, i pastori immergevano in una piccola sorgente il pane raffermo che insieme al “cacio” costituiva il loro principale alimento. “Una montagna… quasi due” perché sui due versanti della sella lo scenario muta profondamente a seconda che si percorra il versante ovest, quello proveniente da Campotosto, ripido e franoso (appunto, a “franapoggio”) oppure quello orientale dove si apre un ampio anfiteatro di origine glaciale con numerosissime sorgenti (le Cento Fonti) che formano altrettanti ruscelli confluenti a quota 1700m e da là scorrono velocissimi su due lastronate di arenaria parallele scivolando sulle forti pendenze delle rocce inclinate verso est (strati a reggipoggio). Lo scenario è stupendo, l’acqua è la protagonista unica, ma i verdi prati adiacenti cosparsi di fioriture multicolori e le ultime lingue di neve (nel periodo dell’escursione potrebbero essere ancora numerose) accumulate nei solchi più profondi, completano degnamente il quadro. Percorso unico Campotosto (Chiesa di Santa Maria Apparente: 1355m) – F.so di Prato Andolino (1779m) – Sella Laga (1976m) – Iaccio Tondo (1896m) – Stazzo (1774m) – Ponte Fosso dell’Acero (1320m) – Colle (1153m) – Cesacastina (1141m) Difficoltà: Media/impegnativa Dislivello in salita: 620 m Dislivello in discesa: 840 m Sviluppo: 13 km Tempo di percorrenza: 6,5 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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“Mal Di Sardegna” Dal 31 maggio al 4 giugno

Programma 1° giorno (31 Maggio) Partenza: Te ore 9,30 Mosciano: ore 9,50 SB: ore: 10,20 Visita in itinere a Viterbo Arrivo a Civitavecchia: ore 18,00 – Imbarco – Partenza: ore 20,00 2° giorno (1 Giugno) Arrivo ad Arbatax – Colazione nei pressi del porto – Escursione sul sentiero del “Selvaggio Blu” da Santa Maria Navarrese in direzione di Pedra Longa – Facile: 2,5h ; 120m di dislivello ; 5km A/R Trasferimento a Nurri sul Lago Basso del Flumendosa. Pranzo al sacco Escursione con battello a pale ruotanti, stile Mississipi, lungo il lago. Trasferimento ad Arbatax presso l’hotel Arbatax Park Resort Cena e pernottamento. 3° giorno (2 giugno) Colazione in Hotel Trasferimento da Arbatax a Baunei (Supramonte) e fino alla località “su Porteddu” con fuoristrada e/o trenino – Escursione fino a Cala Goloritzè (facile; dislivello 60m+ 450m – ; 3,5 km; 1,5h) – Sosta sulla spiaggia con eventuale bagno. Pranzo al sacco. Pomeriggio: trasferimento in gommone da Cala Goloritzè al Porto di Santa Maria Navarrese. Trasferimento all’hotel di Arbatax. Cena e Pernottamento. * In alternativa, gita in barca da Arbatax (da prenotare individualmente) lungo la costa del Golfo di Orosei con soste per eventuale bagno. 4 °giorno (3 giugno) Colazione in Hotel Trasferimento dall’Hotel al Passo Ghenna Silana sulla SS125 – Escursione mediamente impegnativa in direzione dell’imbocco del Canyon di Su Gorropu (4km e 650m di dislivello in discesa) – Ingresso e breve tragitto nella parte escursionistica della gola più profonda d’Europa. Visitata la parte iniziale (facile) del Canyon, dopo un percorso facile e panoramico di ulteriori 2,8 km, la risalita tramite fuoristrada. Pranzo al sacco nel corso dell’escursione. *In alternativa ed individualmente, con un costo lievemente superiore (prenotazione anticipata), si può scendere nel fondovalle in fuoristrada ed arrivare all’imbocco del Canyon con un percorso escursionistico facile A/R per un totale di circa 6 km e un dislivello di 50m. Ritorno con fuoristrada sulla stessa sterrata dell’andata. Trasferimento in pullman a Cala Gonone (Hotel Palmasera) Cena e pernottamento: 5°Giorno (4 giugno) Partenza per Olbia. Pranzo al sacco. Traghetto per Civitavecchia: ore 12,30. Rientro in tarda serata fino ai centri di provenienza. Costo 535.00 euro Sistemazione: in nave in cabine doppie e in hotel in stanze doppie o matrimoniali; supplemento singola in hotel per tre notti euro 90,00 La quota comprende trasferimento in autobus, passaggio nave Grimaldi Lines (andata traversata notturna in cabine doppie, ritorno diurno traversata in poltrone; pensione in alberghi con trattamento di pensione completa (pranzi al sacco); accompagnamento durate tutto il viaggio; tassa di soggiorno; Assicurazione RC; assicurazione infortuni per coloro che l’hanno stipulata prima della partenza. La quota non comprende ticket o biglietti d’ingresso ove previsti, attività facoltative costo totale 75 euro, e quanto non riportato nella voce...

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SUL PIANO DEL VOLTIGNO, UN ANGOLO DI NATURA AI MARGINI DEL PARCO – Escursione ad anello da Campo Imperatore. Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga – 22 maggio 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.00 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.30 – Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.50 La catena del Gran Sasso, dal Passo delle Capannelle al Monte Camicia, ha un andamento abbastanza regolare che va da Nord-ovest a Sud-est; poi, bruscamente, l’allineamento montuoso subisce una torsione e si arcua verso sud con cime via via più basse fino a quella più meridionale nei pressi di Bussi e Popoli, il Monte Roccatagliata, che non supera nemmeno i 1000m. In questo tratto, superato il Vado di Sole (1621m) che mette in comunicazione la grandiosa piana di Campo Imperatore con il versante pescarese di Rigopiano, più a sud del profondo squarcio del Vallone d’Angora, si apre, nascosto tra rigogliose faggete e circondato da elevazioni minori, il vasto altipiano carsico del Voltigno. Il piano è bellissimo in tutte le stagioni, ma particolarmente attrattivo durante l’inverno con la neve e in primavera dopo il disgelo per la presenza di numerosi laghetti e di vari inghiottitoi. Di questi, il più grande, molto profondo, è stato chiamato Lago Sfondo appunto perché si riteneva che fosse una cavità “senza fondo”. Magnifico tutt’intorno, sulle basse alture che orlano la piana, il grande bosco di faggi e, lungo il percorso, lo spettacolare affaccio sul Vallone d’Angora nella zona detta “Valle Caterina”. Tanti buoni motivi per non mancare… Percorso unico ad anello Rifugio Ricotta (1517m) – Malepasso (1507m) – Valle Caterina (1400m) – Valle Mastrorocco (1372m) – Vado di Focina (1383m) – Lago Sfondo (1364m) – F.te Cornacchia (1390m) – Rifugio Ricotta (1517m) Difficoltà: Media Dislivello in salita e in discesa: 200 m Sviluppo: 11 km Tempo di percorrenza: 6 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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“DENTRO” LA MAIELLA Escursione alle Cascate di San Giovanni Parco Nazionale della Maiella – 8 maggio 2022

Partenze Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 6.30 – San Benedetto (Via De Gasperi) ore 7.15 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.45 – Pescara Ovest (IKEA) ore 8.15 Con un piccolo gioco di parole si potrebbe dire che un conto è andare “sulla” Maiella, un altro è andare “nella” Maiella. A causa della sua morfologia, andare sulla Maiella significa camminare sui suoi vasti pianori sommitali godendo di panorami “grandangolari” che spaziano a perdita d’occhio dal mare, a tutti i gruppi montuosi dell’Appennino centro-meridionale. Per arrivare in alto, tuttavia, a parte la strada per la Maielletta, che sfiora i 1900m, bisogna avere nelle gambe tanta energia per superare dislivelli sempre superiori ai 1000m che separano la cintura dei centri abitati disposti a quote modeste (600/700m). Andare “nella” Maiella, invece, specie sul versante orientale, significa addentrarsi nei selvaggi e profondi valloni che si aprono sui fianchi con notevoli dislivelli dalle vette alla base. In uno di essi, quello che sfocia a Bocca di Valle (640m), nascosto in una bella faggeta, il Torrente Vesola, a 950m di quota, compie un salto di ben 35m ed un altro minore di circa 15m. Le due magnifiche cascate, dette di San Giovanni, sono la meta della nostra escursione che utilizzando sentieri CAI ci consentirà di raggiungere la base dei due salti. Percorso unico Bocca di Valle (647m) – Valle del Torrente Mesola – Cascate di San Giovanni (975m) – Baita degli Alpini (1086m) – Piana delle Mele (930m) Difficoltà: Media Dislivello in salita: 440 m Dislivello in discesa: 150 m Sviluppo: 9 km Tempo di percorrenza: 5 ore Il costo dell’escursione è di euro 23...

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Viaggio nel Lazio meridionale – 2a tappa – 24/25 aprile 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gasperi) ore 6.30 – Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 7.00 – Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.20 Qualche mese fa siamo già andati in zona, precisamente, sul Circeo, ad Anagni e Palestrina (acqua a catinelle). Nel corso dei vari trasferimenti abbiamo menzionato altri luoghi vicini, molto interessanti, impossibili da visitare in quell’occasione per mancanza di tempo. Ci siamo ripromessi, pertanto, di completare la conoscenza di quei luoghi in un secondo momento che, a breve giro di posta, è arrivato. Il momento è il migliore possibile: ci aspettano le fantastiche fioriture nei Giardini di Ninfa tra le limpide acque della risorgiva che nasce proprio all’interno dell’Oasi; le rovine del Villaggio Medievale che si specchiano nel laghetto alimentato dalla sorgente; le cattedrali di roccia che sbucano isolate dai prati e dalle colture di Campo Soriano nel Parco Regionale dei Monti Ausoni e, nel corso del secondo giorno, i panorami sulla Riviera di Ulisse dal promontorio di Monte Orlando nonché quelli delle vertiginose falesie della Montagna Spaccata e le atmosfere medievali della Città di Gaeta e della Fortezza, ultimo baluardo di Francesco II di Borbone nel 1860 ed ex (tristemente noto) carcere militare a picco sul mare. Programma del viaggio 1° giorno: Durante la mattinata, breve escursione nella Riserva Naturale di Monte Salviano, monte a dominio delle due grandi pianure del Fucino (Avezzano) e dei Piani Palentini (Tagliacozzo). Escursione facile: 2,5 km; 200m di dislivello; 1,5h. Trasferimento nel primissimo pomeriggio a Gaeta con visita del centro storico, della Fortezza Angioina-Aragonese, escursione sul promontorio di Monte Orlando e discesa lungo la falesia fino alla “Montagna Spaccata”. Arrivo presso l’Hotel Mirasole International. Cena e pernottamento. 2° giorno: Partenza dall’hotel in direzione del Parco Regionale dei Monti Ausoni con sosta presso il Monumento Naturale di Campo Soriano. Pranzo al sacco. Trasferimento e visita guidata (ore 15,00) dell’Oasi di Ninfa. Dopo la visita, partenza per il rientro. Il costo del pacchetto è di euro 230...

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IL TRATTURO CON “SAPORE DI MARE” – Dal Lido di Casalbordino alla città di Vasto per la ciclabile della Riserva di Punta Aderci e la ciclabile di Fosso Lebba – 10 aprile 2022

Partenze: Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.30 San Benedetto (via De Gasperi) ore 8.15 Mosciano S.A. (area servizio bar 101) ore 8.45 Partenze: Pescara Ovest (IKEA) ore 9.15 “E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erba! fiume silente, su le vestigia degli antichi padri” da: I Pastori – G. D’Annunzio (1903) Le vie della lana, dai pascoli dei monti a quelli del piano, sono state utilizzate fin dai tempi protostorici e poi in epoca romana, quando l’allevamento degli ovini è stato praticato su larga scala nelle aree montane dell’Appennino abruzzese dove la pastorizia rese florida l’economia di queste contrade non adatte, per motivi climatici, alle coltivazioni agricole tradizionali e alla permanenza degli armenti per l’intero anno. Dopo le invasioni barbariche, la pastorizia intensiva e i tratturi tornarono in auge nel XV° secolo grazie agli Aragonesi di Napoli che regolamentarono la transumanza con l’istituzione della “Regia dogana della mena delle pecore di Puglia” e l’individuazione di cinque tracciati principali, da allora, denominati Tratturi Regi. Il Tratturo Magno è il più il più lungo e il più “adriatico” dei cinque; esso partiva da Collemaggio, a L’Aquila, e terminava a Foggia attraversando le dorsali più meridionali del Gran Sasso, a forca di Pen-ne, puntando da lì verso la costa e le spiagge dell’Adriatico, a sud di Pescara, fino a Vasto, dove rientrava verso l’interno in direzione del Molise e del Tavoliere. Percorso unico: Lungomare di Casalbordino (2m) Difficoltà: – Ciclabile Costa dei Trabocchi Dislivello: – Spiaggia di Mottagrossa – Promontorio di Punta Aderci (15m) – Ciclabile F.so Lebba – La Tempo di Percorre.. Maddalena – Vasto (90m) A Vasto, visita del centro storico. Facile 100 m 12 km 3 ore Quota: 23,00...

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NEL SEGNO DELLE ACQUE Escursione nella Villa Gregoriana di Tivoli e nel Parco degli Acquedotti di Roma – 27 marzo 2022

Partenze San Benedetto (Via De Gaspen) ore 6.30 Mosciano S.A. (area servizio bar in ore 7.00 Partenze: Teramo (parcheggio Cartecchio) ore 7.20  Escursione nella Villa Gregoriana di Tivoli e nel Parco degli Acquedotti di Roma Il fiume Aniene nasce sui Monti Simbruini al confine tra Lazio e Abruzzo. Essendo monti di natura calcarea, sono molto permeabili alle acque meteoriche che, nel sottosuolo, vanno a costituire un grandioso serbatoio di risorse idriche purissime; esse, poi, scaturiscono in copiose sorgenti che, una volta divenute fiume, si dirigono prima verso la città di Tivoli e poi verso Roma dove confluiscono nel Tevere alle porte della città. Il fiume Aniene sarà il protagonista della nostra prima escursione essendo quello che a Tivoli, grazie ad una grandiosa opera ottocentesca di ingegneria idraulica, di cui Papa Gregorio XVI fu uno dei principali fautori, dà origine ad una delle cascate artificiali più alte d’Europa che precipitano tra scoscese e pittoresche pareti di rocce dove lo stesso Papa fece realizzare il Parco e che il FAI, dopo anni di abbandono, ha fatto recuperare affinché il pubblico potesse usufruirne di nuovo. Anche l’acquedotto Claudio, di epoca imperiale, che viste-remo nel pomeriggio nel bellissimo e “pittoresco” Parco de-gli Acquedotti, ha avuto a che fare, quando era in funzione, con l’area sorgiva dell’Aniene dove captava la maggior parte delle sue risorse idriche. Nel Parco, un prezioso polmone verde della Capitale, campeggiano i vetusti archi in pietra di queste prodigiose opere idrauliche e le chiome dei magnifici pini marittimi che per secoli hanno attratto artisti, viaggiatori e registi di vari film qui ambientati. Programma Al mattino si visiterà, con un contributo* di 3 €, Villa Gregoria-na di Tivoli (Cascate dell’Aniene). Visita libera a gruppetti senza gui-da. (percorso: 2 km, dislivello tra salita e discesa: 200 m, tempo: 2 h); nel pomeriggio, trasferimento a Roma per la visita libera dell’area del Parco degli Acquedotti. N.B. Il contributo è di 3 anziché gli 8 € normali, in quanto il giorno 27 Marzo sarà la giornata FAI di Primavera; si prevede un grande afflusso di visitatori con ingressi contingentati ed eventuali code....

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